Settimana lavorativa da 4 giorni e altri benefit che interessano in primis l’azienda Luxottica, in particolar modo i 1000+ dipendenti che si sono iscritti a questo esperimento su base volontaria. Sicuramente non mancavano i candidati, considerando che i sondaggi parlano di un buon 55% di dipendenti che preferirebbe uno stipendio sensibilmente più basso in cambio di un giorno libero extra ogni settimana.
Parte di questo esperimento di welfare saranno inoltre diverse implementazioni contrattuali che sembrano realizzare i sogni di sindacati ed esperti di risorse umane: da un fondo di circa un milione di € destinato al solo welfare dei dipendenti, fino a permessi di paternità più elastici e supporto all’intercambio generazionale con contratti ad hoc.

Sul fondo messo a disposizione del welfare, e sull’esperimento, l‘Amministratore Delegato di Luxottica, Francesco Milleri, si è espresso in tutto il suo desiderio di progresso: “per dare al personale risposte nuove e diverse per armonizzare la vita lavorativa con quella privata“. Questa novità della settimana lavorativa ridotta non ha avuto inizio in Italia, ma è un concetto che sta venendo testato in diverse parti del mondo, e un po’ ovunque sta riscontrando esiti e reazioni positivi, sia per le aziende che per i dipendenti.
La settimana lavorativa “corta” è stata sperimentata per le prime volte in Islanda, quasi dieci anni or sono; i dipendenti avevano accesso ad un giorno di lavoro in meno, mantenendo pressoché invariate però le ore di lavoro. Tra aziende e dipendenti coinvolti, si è registrato un 86% di miglioramento del morale e degli stati di salute dei dipendenti.
La Gran Bretagna è seguita a ruota con una sperimentazione più estesa, sia in termini temporali che in termini di imprese ed individui coinvolti: di circa 61 aziende di molteplice natura, 18 hanno deciso di adottare la “settimana corta” in via permanente e definitiva, altrettante hanno deciso di implementarla a fasi alterne, mentre il resto è rimasto sulla settimana “standard”.
Non sappiamo come performerà questa sperimentazione in EssilorLuxottica (e successivamente in Italia), ma stando ai grandi miglioramenti che la settimana corta ha portato in Islanda, Gran Bretagna, Svezia, Germania, Belgio e Spagna, difficilmente potrà risultare in controtendenza nel nostro Paese.
Un gradito cambiamento possibile che ci auguriamo spinga imprenditori e consigli di amministrazione a riconsiderare pian piano molti altri aspetti della vita lavorativa, e che speriamo possa migliorare la qualità del tempo personale dei dipendenti.
E voi, cosa ne pensate? La settimana lavorativa di 4 giorni alle stesse ore vi ispira, o preferireste rimanere con le tempistiche attuali del vostro lavoro ( o lavoro dei sogni)?
Come sempre, buon lavoro.