La ricerca Attiva di lavoro è quello che di base accomuna tutti i candidati che non stanno semplicemente cercando il primo impiego che si pari davanti a loro, ma che vorrebbero implementare un fattore importantissimo che noi di Camelot riteniamo essere tra le basi fondamentali della ricerca di lavoro: il desiderio. La voglia di svolgere quella mansione anziché l’altra è la conditio sin equa non che trasforma le piccole realtà locali in pregevoli progetti in ampliamento, è ciò che trasforma la sopravvivenza in vita vissuta ed è ciò che mette tutti noi in condizione di sapere. Raccontiamo la ricerca attiva di lavoro in pochi step.

Fare ciò che si vuole

Il concetto è semplicissimo: la ricerca attiva di lavoro prevede i “soliti step” che regolarmente si compirebbero  nel cercare il “lavoretto temporaneo” o “quello che passa il convento”, ma tenendo in considerazione che questa ricerca si compie con un obiettivo ben diverso: arrivare laddove si vuole. Si sa, redigere un C.V. o rivolgersi a un’agenzia interinale è uno sforzo, è un impegno che purtroppo, spesso non paga, in quanto anche se si riuscisse a raggiungere un colloquio grazie ad esse, spesso non ci si trova davanti all’azienda dei propri sogni, e al contempo l’azienda che trova candidati tramite annunci generici, sa di trovarsi davanti una risorsa “a metà” che svolgerà il lavoro assegnatogli ma che non puntava a quel posto specifico spontaneamente. 

La parte “attiva” quindi della ricerca di lavoro consiste nel prendere direzioni. Queste direzioni possono essere intraprese di propria iniziativa o con l’ausilio di un OML (Operatore del Mercato del Lavoro) come un headhunter, un HR Specialist o un ufficio risorse umane, o appunto, un’agenzia interinale. L’approccio rischia di scadere in contesti che già abbiamo percorso senza considerarci “ricercatori attivi di lavoro”. Ecco che Camelot adotta un sistema di ricerca attiva nativo, presumendolo come base della soddisfazione lavorativa e proponendolo ai nostri candidati e aziende come veicolo che unisce velocità e soddisfazione lavorativa. La ricerca attiva è una risorsa preziosissima per noi, in quanto ogni candidato saprà scegliere a priori ciò che vuole ottenere dal proprio lavoro dei sogni, e l’azienda saprà benissimo chi inserire per ricoprire quel ruolo grazie a specifici parametri di assunzione, che poggiano su basi etiche e trasparenti: uguaglianza di genere, uguaglianza di diritti e onestà intellettuale. La formazione tende una mano amica ad entrambi, contribuendo a rafforzare quei legami solidi che uniscono le menti decise di chi sa ciò che vuole, sia essa una mansione o una risorsa. 

In sostanza, la ricerca attiva di lavoro è semplicemente la ricerca di un lavoro fatta con passione, con desiderio e con competenza; un sogno non troppo utopico che noi di Camelot condividiamo con la società è proprio quello di vedere un futuro in cui nessuno vorrà né dovrà più accettare il primo lavoro che capita, perché sarà cresciuto in un ambiente propositivo verso la formazione e l’evoluzione personale, cosicché tutti noi possiamo capire il valore e l’attuabilità dei nostri sogni. Una società che sistematicamente decida ogni giorno di crescere, che decida che tutti hanno diritto e dovere di essere felici.

In Conclusione

Sofismi a parte, il messaggio concreto va reiterato vigorosamente: la ricerca attiva di lavoro è la base professionale per intraprendere o creare la propria strada senza compromessi e senza insoddisfazione, in contrapposizione ad una ricerca passiva che promuove una malleabilità personale per modellarsi secondo il contesto lavorativo che ci si trova davanti in quel momento.

Come sempre: Buon lavoro .