Non sono un giornalista. Non sono un’emittente televisiva né una fonte ufficiale d’informazioni. Non ho nessuna qualifica per poter dar lezioni né tantomeno per definire cosa sia l’informazione giusta e quella sbagliata.
Restando nel tema di Camelot,potrei esserr definito un bardo.Uno strillone che canta i fatti ma che ha una missione: trasmettere, in maniera trasversale, tutti i mezzi e le notizie valide in maniera trasparente e accessibile a tutti. Quello che sta succedendo al mondo dell’informazione italiano di recente non abbraccia appieno la sfera del lavoro forse, ma è una situazione che dovrebbe stare stretta.
Stampa in Catene
Mi riferisco in particolar modo alla pesante ombra di censura mediatica che si sta facendo sentire in Italia di recente. Senza indicare eventi specifici, possiamo notare come stiano recentemente aumentando manifestazioni pubbliche e private di dissenso per quello che sembra a tutti gli effetti un tentato controllo dell’informazione da parte di alcuni settori del Governo Italiano. A seguito di alcune proposte di legge che penalizzavano tutti coloro che svolgessero la mansione giornalistica, e di alcuni tentativi di cancellazione di articoli e spezzoni televisivi che sono stati prontamente segnalati da presentatori e telegiornalisti.
Il giornalista è uno dei mestieri più complessi, che si ritrova talvolta sotto la lente, talvolta viene generalizzato nei suoi aspetti peggiori, altre volte viene criticato perché in alcuni casi perde di vista questioni importanti.
È fondamentale che ciascuno di noi usi la curiosità che mette nella ricerca del proprio sogno e della propria soddisfazione formativa e lavorativa, per armarsi dell’informazione più libera ed utile disponibile là fuori.
Questo articolo un po’ fuori dalle corde vuole essere un promemoria per tutti i nostri candidati e gli amici che condividono la nostra voglia di impatto sociale: quanto accade in alcuni settori più “sensibili” agli scossoni mediatici, potrebbe impattare negativamente il progresso umano verso la versione migliore di sé stessi.


In Conclusione
Non permettete a scoraggiamenti, ostacoli, paure o persino tentate censure di impedirvi il raggiungimento dei vostri obiettivi, che siate voi dei giornalisti che lottano per la verità, siate voi degli avvocati che lottano per la giustizia o medici che lottano per la vita.
Siate voi dei semplici “bardi” o dei semplici strilloni, dei candidati che scalpitano per conquistarsi la propria strada, lottate ancora più strenuamente; il sogno resterà sempre a portata di conoscenza
come sempre: buon lavoro.