Nel marasma dell’informazione disponibile e reperibile online, uno degli argomenti che sicuramente predomina è il “know-how” lavorativo: dal colloquio al tecnicismo da sfruttare alle dimissioni, articoli e storie vengono pubblicate tutti i giorni, con il fine ultimo di aiutare i lavoratori, i candidati e i “quasi-disoccupati” ad ottenere il massimo da quanto si verifica intorno a loro. Almeno, questo è l’intento dei più. Quello che (purtroppo) bisogna tenere a mente, però, è che lo scopo ultimo di diversi mezzi di informazione è quello di fare notizia, non di informare. Approfondimento a seguire.
“Il trucco segreto” e altre farloccherie
“Il segreto che i datori di lavoro non rivelano“, “al prossimo colloquio fai questo“, o ancora “l’esperto/a suggerisce la modifica definitiva al proprio C.V.“; sono solo alcuni dei fastidiosissimi titoli che appaiono sul feed notizie di noi tutti, e il messaggio che accomuna tutti questi articoli, sondaggi e affini sembra essere sempre “sei tu che stai sbagliando, serve conoscere questo piccolo trucchetto“. No, non si sta sbagliando se si segue il “metodo classico”, né si è tenuti a rispondere con quelle esatte parole a quella domanda a trabocchetto durante il colloquio, non è sbagliato nonostante in Camelot proponiamo un metodo differente, che stando ai nostri risultati, è più veloce, più equo e più efficace. Promuovere una cultura del mentalismo e del subliminale solo per poter ottenere una posizione lavorativa è, a mio personalissimo avviso, uno dei metodi più squallidi di tentare di fare notizia, o peggio, di tentare di illudere il lettore che seguire la ricettina segreta li ergerà a “candidato ideale” per il posto che stanno cercando di ottenere.
Ormai lo sapete già: in Camelot abbiamo invertito il paradigma della ricerca di lavoro. Per noi la ricerca di lavoro deve soddisfare pochissimi requisiti che però sono fondamentali: rispetto, trasparenza, uguaglianza, meritocrazia, “tutto il resto è noia“. L’attuale paradigma della ricerca lavorativa parte dalle aziende che pubblicano un annuncio standard e, con step variabili, termina verso il candidato che, una volta istruito su ciò che deve essere per venir considerato dall’azienda, avrà poi il compito di riplasmarsi per soddisfare tutti i requisiti esterni. Continuare a promuovere questa cultura, dando spazio a questo modo di fare notizia, dovrebbe fornire qualche spunto di riflessione aggiuntivo.
Come possiamo raggiungere la soddisfazione lavorativa e il benessere personale se ci viene subliminalmente ricordato che dobbiamo uniformarci per essere apprezzati?
Non è e non deve essere quella frase d’apertura né quel determinato sguardo o stretta di mano a fare di un candidato l’ideale per una mansione. Ciò che davvero fa e dovrebbe fare la differenza è l’attitudine al buon lavoro, all’apprendimento, all’incontro di intenti e necessità tra datore di lavoro e lavoratore. Le aziende che più funzionano e prosperano sono sempre state quelle dove l’obiettivo di business è comune, equidistribuito e voluto unilateralmente da tutti i membri dell’azienda.


Invitiamo sempre i candidati e le aziende che si affidano a noi a formarsi ed informarsi costantemente, per (ri)acquisire ogni giorno la consapevolezza del mondo intorno a noi e del nostro modo di interpretarlo, così da poter ponderare ed intraprendere quotidianamente la linea d’azione migliore per il nostro benessere, personale e lavorativo. Quello che il mondo dell’informazione contemporanea ci dà (accesso rapido e multi-livello a centinaia di canali informativi a portata di click), al contempo ci toglie (tracciabilità e attendibilità delle informazioni reperibili). Invitiamo non solo i candidati presenti in Camelot, ma tutti indistintamente, a prendere con le pinze e a verificare sempre l’attendibilità dell’informazione che stiamo acquisendo, indipendentemente dalla testata giornalistica, webzine, programma d’informazione o blog dal quale la stiamo apprendendo. Sì, fatelo anche con le notizie, gli articoli e le riflessioni pubblicate in questo blog.
Una mente curiosa e analitica avrà sempre fame di e spazio per ciò che davvero può aiutarci ed elevarci verso lo step successivo della nostra persona, fino a giungere alla versione migliore di noi stessi.
Il monito dell’articolo di oggi è :
Mettete in dubbio, non date per scontato, non vi fidate di|…| solo perché era scritto su|…|. Approfondite ogni notizia e fate sempre dell’informazione uno strumento di unione e condivisione, non di elitismi, non di disparità. Boicottate chi cerca di diffondere il falso con il fine ultimo di dividere le persone.
come sempre: buon lavoro.