Una felice novità è nell’aria per tutti i liberi professionisti e per coloro che sognano di avviare un’attività ma che finora vi hanno rinunciato per paura di trovarsi invischiati in tele burocratiche indissolubili: con una nuova risoluzione entrata in vigore il 2 Marzo, che troverà effetto ed applicazione a partire dalla fine del 2025 (legge PNRR-ter n.19), oltre 85 mansioni che abbracciano una quarantina di settori diversi (perlopiù in ambito artigiano) avranno la possibilità di avviare un’impresaa burocrazia zero“. Scopriamo quali agevolazioni amministrative troveranno spazio.

Burocrazia Zero: che significa?

Se finora avviare un’attività artigiana comportava una serie di costi di adempimento ed adempimenti stessi, da ora non sarà più così: tutti i costi e adempimenti saranno rimossi, salvo quelli specifici in materia di sicurezza ambientale e su alcuni materiali usati. Niente più tassazioni esclusive del settore, tranne per attività che prevedono un grosso sforzo in termini di consumi ed inquinamento. Questa novità è un monito positivo per coloro che svolgono attività artigiane per hobby o professione e vorrebbero mettersi in proprio, data la facilità economica che sarà garantita nell’intraprendere questi percorsi. 

La manovra è sicuramente dovuta allo scarseggiare generale di attività artigiane indipendenti in Italia, frutto della crisi diffusa nel settore in maniera assai più spinosa dopo la pandemia da covid-19. Moltissime piccole imprese ed attività sono state costrette a chiudere i battenti per via di affitti e tassazioni che non accennavano ad esitare anche a fronte di guadagni a 0 dei molti artigiani che non hanno visto quasi nessun supporto finanziario statale. 

Le mansioni che potranno beneficiare di questa nuova politica della burocrazia zero sono in particolare attività quali:

  • pizzaioli
  • falegnami 
  • fabbri
  • sarti
  • orefici
  • carpentieri e piastrellisti
  • tornitori, corniciai e calzolai
  • imprenditori digitali
  • grafici
  • progettisti informatici

Ma non solo. Le mansioni coinvolte in questo cambio di rotta sono davvero molte e molto variegate, consigliamo quindi a chi volesse saperne di più di consultare la documentazione ufficiale, cliccando qui.

In Conclusione

Una ventata d’aria fresca per molti lavoratori e candidati che da tempo sognano quel negozietto sotto casa o quel locale di cui tutti parlano, o ancora per coloro che desiderano monetizzare un hobby fino a trasformarlo nella loro vocazione e professione, ciò che noi in Camelot ci auguriamo per tutti.

D’altronde come dice il proverbio? “Lavora facendo quello che ti piace e non lavorerai mai un giorno in vita tua”? 

Magari un po’ troppo ricco di pathos, ma sempre valido.

come sempre: buon lavoro.