Per i lettori e followers più aggiornati, leggere la domanda “Cosa succederebbe se..?” farà sicuramente suonare un campanello: non è la prima volta che noi di Camelot ci adoperiamo per stilare analisi e calcoli predittivi sulla potenziale efficacia degli obiettivi che sposiamo. Nell’articolo di oggi, abbiamo cercato di dare seguito e concretezza al nostro commitment verso la formazione costante, verso l’ottimizzazione dei percorsi di apprendimento e verso l’approccio sempre più progressista al fare scuola in vista del “mondo reale” del lavoro. Ci siamo quindi chiesti: “ma cosa succederebbe se, anziché aspettare e vedere, facessimo una magia e implementassimo l’Objective 4 dell’Agenda 2030 (Formazione di Qualità) come se fosse già raggiunto?”

n.d.r. :Vi sento e la risposta è no: non c’è niente di meglio da fare per il binomio formazione e soddisfazione lavorativa che dimostrare, con la maggiore attendibilità possibile, che non stiamo parlando di astrattismi e che gli obiettivi validi funzionano davvero se presi con la giusta considerazione. 

Senza ulteriori preamboli, snoccioliamo i dati.

Formazione di Qualità, immediata: le proiezioni

Nella nostra ricerca, abbiamo cercato di tener conto di molti fattori determinanti: non solo abbiamo cercato di studiare gli effetti a breve, medio e lungo termine di un raggiungimento immediato di tutti i sotto-obiettivi dell’Objective 4 dell’Agenda 2030, abbiamo anche cercato di fornire spunti di riflessione sulle motivazioni che rallentano il cambiamento e sui fattori di resistenza culturale che lo distolgono dal focus (almeno in Italia). 

Tenendo conto di tutti questi fattori, il “gioco” è diventato un po’ meno concreto, cionondimeno è stato molto utile per capire quantomeno i settori e le fonti di blocco/resistenza sulle quali sarebbe opportuno agire il prima possibile per garantire un andamento leggermente più liscio del percorso verso la Formazione di Qualità.

Un esempio? Per raggiungere alcuni milestones dell’Objective 4 (es. 4.2, Accesso equo all’istruzione tecnica, professionale e universitaria) con il minor numero di intoppi possibile, sarebbe necessario applicare riforme consistenti all’intero sistema scolastico italiano, non solo le parti relative all’istruzione superiore, pena un gap formativo abbastanza corposo tra la scuola dell’obbligo e l’istruzione superiore. Ancora, per raggiungere il completamento del sotto-obiettivo 4.5 (Eliminazione delle disparità di genere nell’istruzione) occorrerebbe abbattere tutte le resistenze culturali derivate dal bigottismo che, ahìnoi, ancora permea gli spiriti di alcuni decision-makers all’interno del settore formativo o del relativo comparto ministeriale.

In Conclusione

Abbiamo cercato di offrire spunti di riflessione di natura sociologica (basando le nostre conclusioni su fonti autorevoli ed esperte in materia) che spiegano eloquentemente come il progresso non sia necessariamente percepito come un bene da persone e collettività di maggiore e minore spessore. Alcuni dati potranno sembrare collegati solo indirettamente al raggiungimento dell’Objective 4, ma restano importanti per poter comprendere meglio il motivo per cuiil nostro Paese fatichi più di altri ad implementare politiche anche virtuose. Il documento integrale sarà disponibile a partire dalla prossima settimana nel nostro gruppo LinkedIn “Camelot Informa”, al quale vi invitiamo ad effettuare l’iscrizione. All’interno del gruppo, verranno pubblicati report, ricerche, articoli e proiezioni sempre relativi al mondo del lavoro e della formazione, per avere un occhio sempre più orientato ad un futuro (speriamo il più prossimo possibile) ricco di opportunità e soddisfazione lavorativa e personale.

Come sempre: Buon lavoro .