Non perdetevi la prossima puntata di Camelot Podcast! Nel corso di questa prima “annata” abbiamo cercato di stabilire una “velocità di crociera” per il nostro piccolo spazio libero, cercando un equilibrio tra atteggiamento istituzionale e ufficioso, cercando di trarre informazioni e possibili rotte nate dal confronto con i diversi esperti con cui ci siamo confrontati, cercando di portare un dialogo laddove imperano le critiche, ma soprattutto, parlando a tutti di ciò che Camelot vuole fare e ciò che vuole rappresentare: la vera inversione del paradigma occupazionale, il tanto decantato “nuovo approccio” alle problematiche che tutt’ora esistono nel mondo della ricerca e dell’offerta di lavoro.
Il Messaggio
Tra i vari momenti memorabili delle nostre chiacchierate, possiamo pensare alle prime puntate di presentazione, in cui tutto il team di Camelot ha mostrato la propria inesperienza davanti alla telecamera, con risultati divertentissimi (link alla prima e seconda puntata). Ci siamo rifatti però, non in termini di esperienza ma in termini di risate, che abbiamo poi condiviso con i nostri primi ospiti: il mitico coach Gianni Apriletti, poi Eleonora Tini Brunozzi della Pasticceria Tini e fonica di Musical Academy(lo spazio in cui il nostro podcast ha avuto i natali, insieme a molti altri) fino ad arrivare a coinvolgere esploratori, romanzieri, registi ed esperti HR. Il nostro percorso, nonostante i vari scivoloni ed i vari successi, è una strada che siamo fieri di percorrere, indipendentemente da chi deciderà poi di camminare al nostro fianco. Nonostante il nostro ardente desiderio di non monetizzare i contenuti che pubblichiamo (difatti nessun contenuto social riconducibile a Camelot avrà mai spazi pubblicitari), abbiamo notato che questa manovra significa crescere pian piano, non spammando i nostri contenuti ma impegnandoci per il successo di ciascuna conversazione e di ciascuna puntata. Il team di Musical Academy è stato tra i primissimi a credere in noi, ma soprattutto, è stato il primo a dimostrarci concretamente di farlo, ed è per persone come loro, persone come i nostri ospiti e i nostri followers che la nostra voglia d’impegnarci non si spegne né affievolisce, è per coloro che non credono nella possibilità di una vita soddisfacente che non ci stancheremo mai di ripetere il nostro messaggio. Inoltre, è per tutti coloro che non sanno della nostra esistenza che non abbasseremo mai la voce. Camelot nasce per fare gli interessi dei candidati, tutelando quelli delle aziende; la nostra vision e la nostra Quest si basano sul buon lavoro, sul rispetto e sulla soddisfazione (personale e professionale) che non deve selettivamente insinuarsi solo tra stipendi ed orari di lavoro, tra guadagni dell’azienda e buoni rapporti professionali, no, la soddisfazione lavorativa deve divenire un sinonimo di soddisfazione personale e viceversa, perché crediamo fermamente che chiunque riesca a scegliere, perseguire e raggiungere il lavoro dei propri sogni oggi, sia automaticamente degno di portare il resto della realtà lavorativa italiana sui suoi binari, e che possa insegnare a volare a chi ha paura di sognare.
Tutti meritiamo di poter gioire del nostro lavoro o dei frutti di esso, almeno nella maggior parte dei concetti.
Il podcast è lo spazio in cui, insieme a sognatori ed innovatori come noi, proviamo a fare delle bozze attuabili di ciò che si può davvero fare per il lavoro in Italia. Le stagioni future saranno ovviamente costellate da novità e momenti inaspettati, da incredibili rivelazioni e da sogni condivisi.


In Conclusione
restate sintonizzati, il prossimo episodio ha non solo contenuti interessanti ma anche una valenza particolare che qualcuno comprenderà in futuro. Chi ci segue da un po’ già lo sa, non ci piace fare spoilers, ma al contempo adoriamo diffondere indizi criptici, ecco perché quest’ultima puntata sarà particolarmente interessante, ed ecco perché consigliamo ai nostri affezionati lettori e followers di guardare la puntata insieme ad amici e familiari, o di consigliarla a tutti coloro che conoscono: siamo in estate, fa molto caldo, ed il futuro senza di noi ha un leggero aroma di ansia, perché non smuovere un po’ le acque per rinfrescare anima e corpo?
Come sempre: Buon lavoro .