Lavori (Quasi) Morti
I Raccogli-sanguisughe
In questa edizione di Lavori (Quasi) Morti si parlerà di una professione che era riservata a coloro che riuscivano davvero a mantenere i nervi saldi e lo stomaco calmo, in quanto ogni “turno” consisteva nel girovagare per paludi ed aree estremamente pericolose a livello batteriologico e strutturale. Parliamo dei “leech-gatherer” (come il celebre letterato inglese Wordsworth rese comune definire) o dei raccogli-sanguisughe. Scopriamo la breve e quasi folle storia che questa mansione ha avuto nel tempo.
Estati di Sangue
Sebbene le sanguisughe facciano parte del misticismo in molte culture orientali, l’utilizzo medico su larga scala iniziò in Gran Bretagna all’inizio del diciannovesimo Secolo circa. Al tempo era opinione medica molto diffusa l’idea che il sangue contenesse il male fisico e i malumori delle persone, e la pratica medica nota come “bloodletting” o semplicemente “sanguinamento” era la primissima linea di difesa contro febbri incontrollabili, maledizioni, gotte, rigonfiamenti anomali e bene o male tutte le forme di divergenza cerebrale. La fiducia nel metodo del dissanguamento era validata dalla convinzione che il sangue non circolasse all’interno delle persone, ma che venisse creato dal corpo e che, in casi di “creazione sproporzionata all’espulsione”, il sangue accumulato in alcune zone creasse rigonfiamenti o stagnamenti che causavano infezioni, necrosi e situazioni affini. Veniva inoltre specificato in molti tomi medici dell’epoca che le sanguisughe avessero anche una capacità intrinseca di assumere solo il sangue “corrotto”, così come il corpo umano avrebbe per istinto “trattenuto il sangue buono”. Fu con la diffusione di queste credenze che la richiesta di sanguisughe a scopi medici crebbe in maniera impressionante in tutta Europa, in tutto il corso del secolo.
Rinvenibili quasi esclusivamente in zone paludose dell’arcipelago britannico e quasi esclusivamente d’estate, le sanguisughe venivano “raccolte” da persone che, volenterosamente, passeggiavano in quei laghetti di fango a gambe e piedi scoperti, li lasciavano ricoprire di sanguisughe e poi, non appena queste mollassero la presa, le raccoglieva in un secchio bucherellato in alto e corredato di alcuni grandi fogli di cotone incerato che dividevano fino a tre “raccolti” per volta. Queste persone audaci erano appunto i “leech-gatherers”, veri e propri professionisti dell’auto-dissanguamento che dovevano sopportare il rischio alla propria salute (una sanguisuga poteva succhiare il sangue dalla stessa ferita per oltre mezz’ora, portando via quantitativi di sangue pari a tre volte il suo peso), la mobilità in ambienti particolarmente ostici e per finire, la paga molto molto magra che questa mansione fruttava.
Essendo i raccogli-sanguisughe pagati in base alle sanguisughe viabili raccolte, alcuni accusavano malattie dovute all’eccessivo sangue perso o alla lunga permanenza immersi nelle notoriamente sporche acque paludose. Molte sanguisughe inoltre “morivano di pienezza” o si danneggiavano una volta messe nei secchi, e questo ulteriore fattore contribuì a una raccolta sfrenata di sanguisughe, che arrivarono sulla soglia dell’estinzione in tutta la Gran Bretagna e sancirono la fine dei leech gatherers che tutti conoscevano.
Essendo però questa pratica dissanguante una realtà medica assodata, la necessità di reperire questi parassiti divenne ormai sedimentata nell’impiego curativo, anche nel mondo occidentale, quindi alcune zone del Sud-Est asiatico divennero la nuova Mecca del mondo medico, o quantomeno divennero l’unico fornitore pressoché illimitato di animaletti da emorragia, ed essendo l’unico fornitore, erano gli unici a fare i prezzi. L’eccessivo aumento di questi ultimi convinse infine il più degli europei a valutare altre opzioni. Fu una fortuna, dato che questo permise a personalità come il Dott.Pierre Louis di condurre esperimenti e studi che dimostravano la quasi totale inefficacia di questa pericolosa procedura. Il suo lavoro sancì il passaggio metaforico dalle pratiche antiche ai limiti della follia e le pratiche empiriche del periodo Moderno.
Gli Attrezzi del Mestiere
Il secchio e i fazzoletti incerati erano tutto ciò che serviva ai raccoglitori di sanguisughe: alcuni di essi ricorrevano semplicemente alle proprie gambe, lasciando che le creature banchettassero mentre rientravano dal turno.


A sinistra: Il classico secchio in cui i Leech gatherers depositavano le sanguisughe
Sopra: rappresentazione del dissanguamento medico.
E poi?
Fino al 1970, anno in cui sono state avvistate di nuovo, le sanguisughe del tipo adatto per la pratca medica erano completamente irreperibili in Europa. La prartica venne quasi del tutto abbandonata ed oggi rimane uno dei più affascinanti esempi di cultura medica antica che non fallisce mai nel terrorizzarci o impressionarci quando viene mostrata in film su epoche passate. Nonostante la particadi dissanguamento viene ancora impiegata in alcuni casi specifici e in zone molto settorializzate del mondo, le sanguisughe non vengono più raccolte in zone naturali ma cresciute in laboratori adibiti a questi scopi.