In un articolo che di recente ha calcato le “prime pagine digitali” di un nostro quotidiano nazionale, ho letto un articolo che mi ha lasciato con non poca confusione alla fine, non perché fosse scritto male né perché l’argomento fosse chissà quanto complesso; a giudicare dal titolo, si prospettava un articolo sul raggiungimento dei propri sogni professionali, e su come Ryan Hogue, youtuber, web developer e molto altro, avesse raggiunto questo particolare stadio della propria vita. Quello che poi si poteva leggere dello stesso, era in realtà un breve incipit sull’argomento, mentre il più del racconto consigliava vari metodi per raggiungere lo stesso stile di vita di Ryan. 

Quest’oggi parleremo in maniera più approfondita sia del professionista in questione, che di alcuni concetti che aleggiano ancora nel contesto lavorativo contemporaneo.

“..in un mondo ideale..”

Queste le parole usate che gettano le basi per il racconto, facendo riferimento ad un mondo utopico in cui si possa fare il lavoro che si vuole, per poi concludere con una visione molto più pratica sul raggiungimento dei propri sogni.

Ciò che mi ha interdetto è stato il “dualismo” di pensiero che è stato manifestato dagli autori dell’articolo: perché parlare in modo pratico e consigliere di un mondo che, secondo gli stessi autori, non esiste (o perlomeno, non esiste ancora)? Non si rischia di rendere gli stessi consigli e lo stesso racconto quasi un miraggio di pochi, contraddicendo lo scopo stesso dell’articolo?

Partiamo dall’inizio: Ryan Hogue è un ex-dipendente del settore IT, che è passato dall’insegnamento misto al web-developing, al generare una rendita passiva pari a circa €49mila/mese con diversi metodi studiati ed appresi nel corso degli anni. Ora ha un canale YouTube in cui elargisce alcuni punti chiave delle sue conoscenze, con l’obiettivo di mettere più gente possibile nelle condizioni di sapersi orientare verso una vita come la sua. I suoi consigli sibasano sulla sua esperienza personale e sembrano essere davvero utili, tanto che ne vende una versione più approfondita sul suo sito web personale. 

 

Nell’articolo menzionato, si esplorano poi alcuni dei suoi consigli meno specifici e si parla delle tempistiche necessarie a raggiungere alcuni benchmark o punti salienti per capire se si sta procedendo nella giusta direzione. Perché però si inizia parlando di mondi ideali e di utopie, se un fulgido e lampante esempio di questa utopia è presente come protagonista del racconto? 

Noi di Camelot siamo i primi ad affermare e dimostrare quanto possa essere facile e veloce raggiungere quantomeno il colloquio con l’azienda dei propri sogni, e promuoviamo (attraverso social, blog e Podcast) la nostra Vision e la nostra Quest, che si basano sul mettere tutti i candidati in condizione di conoscere le opportunità di lavoro soddisfacente presenti intorno a loro. Proiettarsi verso una realtà in cui si lavora con piacere non deve essere associato a qualcosa di irraggiungibile o persino folle; deve essere la missione di tutti coloro che hanno a cuore il proprio benessere o quello della propria azienda.

 

 

In Conclusione

Quello di Hogue è un percorso che traduce il sogno di molti in una realtà concreta, ed invita infatti i candidati, i lavoratori e gli studenti ad inseguire i propri sogni e ad aggrapparvisi con le unghie e con i denti; si tratta “semplicemente” di non mollare di fronte alle avversità, si tratta “semplicemente” di stare al passo (e talvolta, anticipare) le future necessità del proprio campo di lavoro, e di ragionare con una mentalità elastica ma definita sul percorso che si è scelto.

Lettori, candidati o lavoratori, non demordete, non arrendetevi; anche prendere un sogno e trasformarlo in utopia è sbagliato, perché siamo noi stessi i primi che devono rendere realtà gli obiettivi che ci poniamo.

Magari, si possono usare strumenti di supporto (corsi formativi/d’aggiornamento, sonde territoriali, o Camelot!) ma sempre con un occhio verso le stelle e l’altro sui propri passi.

il link al canale YouTube di Ryan Hogue è disponibile qui, per chiunque volesse conoscere in maniera più approfondita la sua storia o i suoi consigli.

come sempre: buon lavoro.