Lavori (Quasi) Morti
Il Cavaliere
Nell’edizione di oggi di Lavori(Quasi)Morti, parleremo di una figura che, essendo parte dell’essenza stessa di Camelot, forse abbiamo tardato a raccontarne. I leggendari cavalieri, figure che tracciano il confine stesso tra epica ed antologia, tra fantasy e realtà, sono stati dei veri e propri lavoratori che hanno svolto le loro mansioni fin dai tempi dell’Antica Grecia(Hippeis) fino al “quasi contemporaneo” 1945. Approfondiamo le caratteristiche di questo titolo/mansione e il suo sviluppo nei secoli.
Il mestiere del cavaliere
Pensando a queste figure, non si può fare a meno di immaginare mondi Arthuriani e spade nella roccia, nobiltà d’animo e lotta contro creature mitologiche; eppure, nonostante le connotazioni fiabesche, non siamo troppo distanti dalla realtà.
I primi cavalieri erano semplici persone che acquisivano questo titolo in base al loro guadagno annuale, ma a partire dall’alba del Medioevo, questo titolo veniva attribuito alle guranigioni militari che montavano un cavallo. Si distinguevano per abilità e destrezza, tanto che per ricoprire quella mansione, bisognava dimostrare esperienza,abilità e valore fuori dalla norma. Col passare dei secoli, fino ad arrivare al periodo tra il 1300 ed il 1500, la qualifica di “cavaliere” iniziò ad acquisire connotazioni simili alla nobiltà, ed era l’unico modo per un soldato di basso rango di acquisire prestigio e beni terreni. Qualunque soldato si dimostrasse particolarmente valoroso e si distinguesse in battaglia, entrava in lizza per il titolo che veniva solitamente conferito da Monarchi, Duchi, grandi feudatari e per un periodo di tempo che passa dalle prime Crociate(1000-1200 ca.) alla fine del Sacro Romano Impero(962 d.C.-1806), persino il Papa ed i suoi più diretti sottoposti.
Degli esempi storici di Cavalieri di professione sono gli Ospitalieri(1099-oggi come titolo associativo), i Templari (1118-1312) o i Teutonici(1192-oggi come titolo associativo).
Dalla fine del Sedicesimo Secolo, i cavalieri iniziarono ad essere perlopiù figure che si distinguevano per traguardi che hanno portato lustro alla loro Nazione o al loro Regno, fino a diventare pian piano un semplice titolo distintivo, indice di lignaggio e prodezza.


A sinistra: equipaggiamento standard di un Cavaliere dell’ordine degli Ospitalieri ai tempi delle Crociate(1290 ca.)
Sopra: Stemma del celebre ordine cavalleresco dei Templari
L’Ultimo vero Cavaliere
Un ultimo cavaliere è giunto però quasi ai giorni nostri: il leggendario Josef Mencik, Cavaliere di prim’ordine nato in Repubblica Ceca nel 1911, che dedicò la sua vita a tenere viva l’antica arte e mestiere del Cavaliere. Visse nel suo castello nella regione del Bohmerwald, indossando armature, allenandosi con la spada, rinunciando ai comfort della vita moderna.
La storia che lo fece entrare nella Storia fu il suo tentativo di respingimento delle truppe Naziste che attraversanoro i suoi territori nel 1938: armato di alabarda, corazza e incrollabile forza di spirito, salì in groppa al suo cavallo e galoppò a tutta forza contro i carri armati tedeschi che, impressionati dal suo valore e già a conoscenza della sua figura tra il mito e la realtà, cambiarono percorso.
In Conclusione

Ai giorni nostri, il Cavaliere è una semplice onorificenza che viene conferita a figure particolarmente distinte e famose, basti pensare ai Beatles, ad Elton John, o al celebre attore Rowan Atkinson.
Esistono ancora ordini che sono perlopiù associazioni che sono diretti discendenti di Cavalieri come l’Ordine di Malta o l’ordine Ospitaliero.
come sempre: buon lavoro.