Negli ultimi anni Elon Musk sta generando molte controversie, sia riferite alla sua persona che ai suoi svariati asset e brand. La più recente riguarda un’affermazione fatta dal C.E.O. di Tesla, riferita proprio a quest’azienda: sembra che la produzione e il successivo rilascio del modello “Redwood” richiederanno sforzi titanici ai team addetti; tanto che secondo Musk si sarà costretti a vivere e dormire sul lavoro. Non è una novità che il cilma lavorativo impostato su difficoltà “ultra-hardcore” (come spesso è stato definito da Musk) abbia dato vita a lamentele, scioperi e persino denunce e azioni legali intraprese da dipendenti di ogni livello, sempre noi confronti dei “piani alti” di Tesla. Approfondendo le informazioni condivise dai diretti interessati, scopriamo le varie mancanze lamentate in un ambiente che appare spesso come uno dei migliori workplaces in assoluto.
Tesla tra segnalazioni, indagini e scandali
Come già accennato prima, non è la prima volta che si parla di dipendenti Tesla che dormono sul luogo di lavoro o sono costretti ad adattarsi a situazioni scomode: secondo l’idea di Elon Musk, tutte le megafabbriche competitive dovrebbero pensare ad un alloggio riservato a ciascun dipendente, che permetta turni di lavoro lunghi, costanti e che possano garantire la minima interruzione anche per quanto riguarda il viaggio casa-lavoro.
Ci sono stati inoltre diversi casi di infortuni ed incidenti sul lavoro, scaturiti dalla fretta e dai ritmi di lavoro estenuanti che i lavoratori definivano “inumani”. Le azioni legali non hanno tardato ad arrivare, da molti fronti differenti. Nel 2022, il California Department of Fair Employment & Housing (D.F.E.H.) ha sporto denuncia verso l’azienda per razzismo: diversi whistleblowers(dipendenti tutelati da anonimato) hanno dichiarato di essere stati presi di mira con insulti a sfondo razziale e nonnismo di stampo razzista; l’ex dipendente Steven Henkes ha denunciato Tesla e Musk per essere stato licenziato in seguito a forti proteste sullo svolgimento del lavoro senza il rispetto di svariate norme sulla sicurezza.
Persino alcuni soci anonimi di Tesla hanno redatto e sottoscritto un’azione legale nei confronti del C.E.O. per problemi legati all’amministrazione dei fondi derivati dagli shareholders.
Tensioni e affermazioni che sono costate a Musk la simpatia del grande pubblico, infatti Tesla ha registrato un calo severissimo(95 miliardi di dollari in valore di stock) in termini di valore economico e del prodotto.


L’immagine dimostrativa suggerisce una comodità che Musk stesso non sembra concedersi: a suo dire, egli stesso è solito lavorare finché il suo corpo glielo consente e non ha designato particolari postazioni al relax, mentalità che impone all’intero organico.
In Conclusione
Tesla sembra essere tutt’ora considerata come uno dei grandi workplaces nei quali è richiesta totale dedizione per andare avanti: o si è dentro o si è fuori. Resta il fatto che scegliere di dormire dove si lavora è una scelta poco salutare e fortemente drenante, nessun luogo di lavoro dovrebbe avere un “settaggio automatico in modalità hard-core” e nessun candidato dovrebbe mai annullare la propria vita privata in nome di una scadenza lavorativa o di un mindset troppo audace. Inseguire i propri sogni senza perdersi tutto è fondamentale.
Come sempre: buon lavoro.