Una storia che scalda il cuore: dalla passione per l’ambiente di lavoro all’assunzione di responsabilità imprenditoriali per salvare l’azienda. Parliamo della vicenda Trafomec, ormai Trafocoop, azienda produttrice di trasformatori elettrici, che ha dichiarato il fallimento nel 2022 dopo 7 anni di scelte aziendali che hanno portato al tracollo dello scorso anno. Un’azienda che si è fatta però molto benvolere dai suoi dipendenti, tanto che 31 di essi hanno scelto di conferire la propria Naspi nel tentativo (riuscito) di salvare il lavoro e dare nuova linfa all’azienda

La cessione è arrivata negli scorsi giorni ed ha ispirato assessorati e deputati a esprimere genuina gioia nell’apprendere che, dopo un lungo periodo di incertezza, ora i 31 neo-soci avranno la possibilità di godersi un periodo di stabilità e certezza che, giocate le carte giuste, potrà solo prosperare. La vicenda ex-Trafomec insegna che un luogo di lavoro ben organizzato può dare ispirazione ad ogni singolo lavoratore presente

Non sappiamo quali siano state nello specifico le decisioni che hanno portato agli inciampi che hanno poi quasi fatto cadere definitivamente l’azienda; possiamo però immaginare quanto impatto abbia avuto la soddisfazione lavorativa concreta degli impiegati e operai coinvolti.  Rispetto e trasparenza avranno sicuramente contribuito a stabilire questo clima costruttivo che ha coinvolto in prima persona i dipendenti, prima ancora dell’amministrazione. Il workers-buyout è un fenomeno che si sta verificando pian piano di più non solo all’estero, come questa storia ci insegna, fa parte di un “pacchetto di strumenti e soluzioni” che diventano più diffusi e più disponibili per unioni e singoli lavoratori che desiderano fare qualcosa per sostenere il loro workplace in caso di crisi. 

Avendo sede operativa in Umbria, ci sentiamo positivamente toccati da questa notizia controtendente: viene spesso fatto notare come questa regione primeggi in termini di abbandono lavorativo e di fuga dei talenti. Un altra riprova di come una buona situazione lavorativa sia capace di attrarre e di trattenere i lavoratori fino a questo nobile punto.

Qui in Camelot cerchiamo di concepire una realtà in cui eventi critici per aziende e lavoratori siano meno presenti possibile, ma crediamo fermamente nello spirito d’iniziativa che le aziende dovrebbero far crescere nei propri dipendenti. 

Quando si è nel posto giusto, lo si capisce immaginando situazioni simili e capendo che si prenderebbe la stessa decisione degli ex operai neo-soci di Trafocoop, ai quali auguriamo il meglio nei tempi a venire. 

Come sempre, ai nostri cari lettori auguriamo un buon lavoro .