Il colosso dei trasporti e consegne UPS si prepara ad affrontare le conseguenze della sua politica fraudolenta e anti-dipendenti. Già tristemente nota per le decine e decine di contestazioni da parte delle unioni e sindacati e per gli scioperi che genera quasi sistematicamente. Dai fatti emersi di recente, sembra inoltre che siano stati evasi oltre 86,5 di 480 milioni di €, con fatture per attività mai svolte, erogazione di liquidità per mansioni assenti, e stipulazione di contratti d’appalto falsati, per non parlare delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Quest’ultima vicenda coinvolgerebbe solo il distaccamento italiano della multinazionale.

“Veniamo monitorati attraverso palmari, telecamere, tracciamento gps sulla persona e sul veicolo, monitorati con telecamere onnipresenti in ogni punto dei centri di smistamenti e seguiti dal personale di sicurezza”. Queste, insieme a preoccupanti dichiarazioni sull’impossibilità di parlare con superiori o di esprimere dissenso (l’amministrazione dei dipendenti e delle consegne viene effettuata da un software automatizzato ad-hoc che taglia l’interazione umane e gerarchica) le affermazioni fatte dai dipendenti coinvolti nelle indagini. Affermazioni che sottopongono l’ascoltatore ad uno stato di claustrofobica sensazione opprimente.
Ciliegina sulla torta: della ingente somma evasa ( successivamente sequestrata) , una parte era destinata ad oneri assistenziali e previdenziali. Negli anni 2017-2022 l’ombra della distopia lavorativa ha aleggiato tutt’intorno a migliaia di dipendenti e candidati. Le conseguenze per UPS sono state perlopiù sanzionistiche, con il sequestro complessivo di 86 milioni di € e il divieto di intraprendere azioni e campagne pubblicitarie di alcun tipo per un anno. Oltre UPS Italia, sono indagati i tre legali che hanno avuto a cura il distaccamento aziendale negli anni presi in esame.
Risulta difficile non provare un profondo senso di agitazione per noi di Camelot, come per tutte le persone colpite, direttamente e non, da queste situazioni che al giorno d’oggi non dovrebbero più potersi verificare. Ci auguriamo che chi di dovere si adoperi sempre più al fine di garantire onestà e meritocrazia a tutti i dipendenti e candidati là fuori. Da parte nostra, spingeremo sempre più ogni aspetto della nostra Quest per la soddisfazione lavorativa totale, augurandoci che tutti coloro che vogliono davvero fare la differenza ci aiutino a dare uno scossone alle sezioni del mondo del lavoro che sono più restìe al cambiamento.
Come sempre: buon lavoro .